martedì 19 giugno 2012

MISTRANSLATION ADDIO


Nuovo appuntamento con la rubrica 'Lost (and found) in Translation' a cura di FinanzaeDiritto.it e BBL Global Translations




Casi di mistranslation hanno creato problemi diplomatici alla vostra società o al vostro studio professionale? Nell’era digitale in cui l’imperativo categorico di una completa istruzione prevede una buona conoscenza delle lingue straniere, la semplice conoscenza spesso non può bastare, soprattutto in quei contesti in cui, oltre a vocaboli e grammatica, occorrono competenze lessicali e di localizzazione che solo un buon traduttore può garantire. Ecco allora i preziosi consigli offerti dal nostro esperto,Barbara Beatrice LavitolaAmministatore Unico di Bibielle Global Translations, SL. Prosegue infatti l’appuntamento di FinanzaeDiritto.it nel multiforme mondo delle trasposizioni linguistiche grazie alla rubrica “Lost (and found) in Translation”.

Prima di addentrarci nelle risposte fornite dallo studio interpellato e nell’analisi del nostro specialista, occorre ricordare un grave esempio di mistranslation riconducibile al 2009 quando unsimbolico omaggio della First Lady al Ministro degli Esteri Sergei Lavrov fu un clamoroso flop a causa dell'errata traduzione di una piccola ma importantissima parolina: «reset» (letteralmente, azzeramento e, in questo caso, usato per esprimere la volontà della nuova amministrazione di ripartire da «zero» nei rapporti con la Russia). «La First Lady – spiega Barbara Lavitola – credeva di andare sul sicuro, azzardando una domanda retorica a Lavrov: “Abbiamo lavorato sodo per trovare la giusta parola in russo, abbiamo sbagliato?” La risposta di questi non ha lasciato spazio a dubbi: “Avete sbagliato, vuol dire sovraccarica”, scatenando la fragorosa risata del capo della diplomazia statunitense».


A rispondere alla nostra indagine questa volta sono stati i professionisti dello Studio Bernoni, storico studio meneghino, eccellenza nel settore tributario, vincitore dePremio Le Fonti 2011 e finalista - in attesa della Cerimonia del 28 giugno al Museo dei Navigli - dell’edizione 2012.


Avendo costanti rapporti con l’estero, avete mai avuto problemi con le traduzioni? Si sono mai verificati episodi particolari di gaffe o misunderstanding?

Studio Bernoni: Nessun problema tale da creare incomprensioni con i clienti. E’ capitato di trovare una parte della traduzione ancora nella lingua source, imprecisioni ed errori grammaticali. Una gaffe divertente è stata la confusione di branch con brunch.

Barbara Lavitola: Personalmente considero inammissibili errori quali: parti non tradotte, imprecisioni ed errori grammaticali  se stiamo parlando di un servizio di traduzione professionale. Traduzioni omesse o imprecisioni sono facilmente correggibili con la revisione di un secondo traduttore su tutto il documento e, quanto agli errori grammaticali, se scegliamo sin dall’inizio un traduttore madrelingua, è molto improbabile che questi possano capitare. In quanto committenti che si rivolgono a traduttori professionisti, non è vostro compito mettere a posto il testo di un traduttore.  Revisioni, correzione di bozze, coerenza terminologica, controllo qualità sono tutti oneri del professionista o dell’agenzia di traduzioni che ha preso in carico il progetto. Voi potete consigliare, smontare le frasi secondo il vostro stile, ma assolutamente non accollandovi anche il lavoro che spetterebbe al traduttore o al team di traduttori.
Ricordarsi sempre che non bisogna solo tradurre, bensì localizzare. Un paio di esempi di localizzazione:

1.       Verificare sempre che davanti ai numeri di telefono e fax non manchi mai il prefisso internazionale.
2.      Scegliere bene la variante della lingua a seconda del Paese di destinazione. Meglio far tradurre ad un traduttore americano i testi che andranno negli Stati Uniti e ad un traduttore britannico i testi con destino Regno Unito. Ancor più significativa la differenza tra francese canadese e francese della Francia.

Nel momento in cui sottoponiamo il nostro testo tradotto in lingua straniera alla controparte, ad un nostro cliente, etc. stiamo vendendo la nostra immagine. Se in una presentazione aziendale per richiedere un finanziamento per la nostra società, confondiamo branch con brunch (simpaticagaffe segnalata dallo Studio Bernoni), abbiamo già fatto perdere un buon 30% della fiducia nella nostra società.


Quali sono secondo voi tre requisiti necessari per ottenere una buona traduzione?
           
Studio Bernoni:     Ottima conoscenza della lingua di partenza (source) e di arrivo (target);                                           Competenza tecnica;
  Conoscenza del settore in cui opera il cliente che ha prodotto o ricevuto il      documento e/o creazione di un glossario terminologico.

Barbara Lavitola: Innanzitutto non va tralasciata la corretta comunicazione da parte del cliente. Pensare e scrivere per un pubblico internazionale: se stiamo redigendo un testo, scrivendo una memoria che sappiamo andrà tradotta, evitiamo- per quanto possibile- i modi di dire e le metafore incomprensibili al pubblico straniero, che sfocerebbero in arrampicature sugli specchi da parte del traduttore  e che porterebbero - nella maggior parte dei casi- alla perdita del significato originario senza nessun tornaconto se non quello di aver reso l’enunciato di difficile comprensione. Per quando le serve la traduzione? Per ieri. Chi non ha mai risposto così. Sono consapevole che molte volte non si ha scelta e le scadenze sono così serrate che il lavoro di traduzione deve iniziare  prima che sia pronto il testo originale definitivo. In questi casi, controllate che ogni versione riporti data e ora e che le modifiche siano chiaramente indicate.

Non discutere mai le variazioni da apportare sul testo telefonicamente. Verba volant scripta manent. Lasciate visibili le vostre revisioni sul testo e non esitate ad inserire i vostri commenti. Utilissimo strumento per il confronto dei documenti, nonchè software prediletto dagli avvocati, è Workshare DeltaView.

Informare sempre il traduttore sull’uso del testo (se sarà una bozza da utilizzarsi internamente, se andrà direttamente  in un’udienza in un tribunale, etc.) e sulla destinazione dello stesso. Al fine di scegliere il professionista più adatto nella vostra situazione concreta, l’istruzione “fare tradurre in lingua inglese” non basta. Ricordarsi della localizzazione!

Pertinente e corretta l’osservazione dello Studio Bernoni per quanto riguarda l’importanza diglossario terminologico.

A parte avvalersi del repertorio della Banca dati terminologica multilingue della Commissione Europea e altri glossari ufficiali, consiglio di chiedere sempre al vostro fornitore di traduzioni un glossario della terminologia del Vostro Studio, ancora meglio se diviso per aree di specializzazione (finanza e derivati, civile, penale, etc.). L’uso di glossari permette di garantire coerenza terminologica e similitudine tra i testi prodotti da diversi redattori od omogeneizzare le nuove traduzioni con quelle svolte mesi o anni prima.

A seconda delle vostre necessità, un glossario può essere circoscritto a una lingua, oppure coprire contemporaneamente più lingue; per questi casi si parla di terminologia multilingue, diterminologia bilingue e così via.


Vi affidate a una società esterna oppure avete internamente una struttura che fa capo alle traduzioni?

Studio Bernoni: Abbiamo un reparto traduzioni interno. Ci appoggiamo a società esterne solo in caso di lavori molto  lunghi o in caso di traduzioni giurate.

Barbara Lavitola: Non tutti sanno che, in Italiaper giurare una perizia/traduzione stragiudiziale davanti a un cancelliere o a un notaio, non è necessario avere qualifiche particolari o essere un traduttore per professione, essendo sufficiente 1)  essere maggiorenni e 2) avere le competenze per giurare (ossia conoscere le lingue del testo originario e del testo tradotto) , senza che sussistano preclusioni circa il luogo di residenza del perito/traduttore, né circa l’eventuale luogo di iscrizione all’albo professionale.

Vantaggi del fai da te: risparmio sull’onorario del traduttore giurato
Svantaggi del fai da te: lunghe code presso il Tribunale prima di poter asseverare il proprio documento.
Attenzione: Non è consentito giurare traduzioni da una lingua straniera ad un’altra lingua straniera se non passando attraverso la lingua italiana.
Vi sono invece alcuni Notai o Istituzioni che chiedono esplicitamente che il giuramento provenga da un traduttore iscritto all’Albo dei Periti e Tecnici del Tribunale o all’Albo dei Consulenti Tecnici del Giudice.
La nostra agenzia si affida a traduttori iscritti ad entrambi gli Albi in modo da soddisfare in tempi brevi le esigenze del cliente, con il minor dispendio di tempo e di costi.
Semplice asseverazione o anche legalizzazione?
Se la perizia o la traduzione devono essere trasmesse all’estero serve renderle ufficialmente valide  a livello internazionale, per  cui è necessario legalizzare la firma del cancelliere alla Procura della Repubblica presso il Tribunale. All’estero, funziona diversamente a seconda del Paese.


L’esperto è a disposizione per rispondere alle vostre domande/dubbi, unendovi al gruppo di LinkedIn Don’t Get Lost in translation.

Giornalista:  Alessia Liparoti

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